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Abbracciare un albero per sentirsi meglio, ridurre lo stress e ritrovare energia: questa in sintesi la tree hugging, la pratica che sta spopolando in questi ultimi tempi. Sì, perché abbracciare un albero fa bene al corpo e alla mente. Abbracciare un albero significa non solo ristabilire un contatto con la natura, che l’uomo ha perso da tempo ormai, ma rigenerarsi, ricaricare il proprio corpo e la propria psiche.
La tree hugging (letteralmente “abbracciare l’albero”) è solo uno dei molteplici aspetti della silvoterapia, un’antica pratica terapeutica entrata a far parte del mondo scientifico solo nel 1927 ma le cui radici affondano in antiche culture popolari. Alla base di questa terapia c’è infatti il contatto con gli alberi e gli effetti benefici che questi producono sul corpo e sulla mente: lo sapevano bene i popoli antichi come i celti, i nativi americani, gli aborigeni australiani, i tibetani, i taoisti e la medicina tradizionale cinese. Noi invece lo avevamo dimenticato.
Ma adesso che il contatto ravvicinato e l’abbraccio fra le persone sono vietati, nell’attesa che i rapporti umani tornino quelli di una volta, da varie parti, Islanda in testa, arriva un consiglio: darsi alla silvoterapia e abbracciare gli alberi.La teoria dell’abbraccio è legata alle proprietà vibrazionali degli alberi e ai loro effetti diretti sulla nostra salute. Quando tocchiamo un albero, entriamo in risonanza con la sua vibrazione che andrà a influenzare i vari meccanismi biologici del nostro corpo. Ogni singolo albero ha una propria vibrazione e maggiore è l’albero maggiori saranno le sue potenzialità curative. Ecco allora un albero per ogni problema: i cipressi e i cedri riducono la sensazione di calore, gli olmi calmano la mente, gli aceri alleviano il dolore, i salici riducono la pressione sanguigna, le betulle disintossicano l’organismo, i biancospini favoriscono la digestione… Unico neo: eventuali resine, licheni e insetti presenti sulla corteccia.Praticare la tree hugging è semplice. Scegli l’albero. Chiedi il permesso. Avvicinati lentamente. Appoggia la mano sul tronco. Respira. Avvicinati e appoggia l’altra mano. Appoggia la fronte alla sua corteccia, annusa il suo odore. Chiudi gli occhi e respira profondamente. Appoggia il cuore al tronco dell’albero e abbraccialo. Lasciati andare. Ascoltati e ascolta le emozioni che affiorano. Rimani così finché lo desideri. Quando decidi di staccarti dall’albero fallo lentamente, seguendo a ritroso i passaggi che hai fatto per avvicinarti a lui. Prima di andartene ringrazialo.La silvoterapia non si limita all’abbracciare gli alberi.
C’è anche un altro modo per mettersi in contatto con gli alberi: appoggiare la schiena sul tronco dell’albero, la mano destra sul plesso solare (bocca dello stomaco), il dorso della sinistra sui reni con il palmo sulla corteccia dell’albero, chiudere gli occhi, rilassarsi respirando lentamente e profondamente.
Poi ci sono le passeggiate nei boschi e il giapponese “shinrin-yoku”, il bagno nella foresta, un’immersione totale nella natura. E per i più attivi ci sono gli sport da praticare nei boschi.
Al centro della silvoterapia non è tanto il singolo albero quanto il bosco.L’aria del bosco regolarizza il battito cardiaco e migliora la circolazione sanguigna, stimola la respirazione e l’ossigenazione del cervello, combatte l’emicrania e l’insonnia, crea uno stato di benessere, diminuisce lo stress e l’irritabilità, ha influenza positiva sulla depressione, migliora il sistema immunitario e i livelli di concentrazione, ha effetti positivi sul disturbo di deficit di attenzione e sull’iperattività.
I benefici sono legati alle enormi quantità di ioni negativi di ossigeno presenti nei boschi tanto più se situati in montagna e in prossimità di cascate o torrenti.
Il bosco produce inoltre sostanze fitocida, dei principi volatili in grado di distruggere funghi e batteri, una sorta di antibiotici naturali.
Ma nella silvoterapia hanno grande importanza anche i colori, i suoni e gli odori del bosco.Avviciniamoci dunque agli alberi, ovviamente con il dovuto rispetto, stacchiamo per qualche minuto la connessione del nostro cellulare e cerchiamo di attivare un altro tipo di connessione, quella con la natura e noi stessi.
Personalmente adoro passeggiare nel bosco ma ancor di più adoro la “lettura nel bosco“, seduta su un tronco o una roccia, sotto la chioma degli alberi. E’ una vecchia abitudine che mi è stata trasmessa da una zia inglese: all’inizio, da piccola, mi sembrò una cosa strana; adesso stranamente mi trovo a trasmetterla ai miei figli.Curiosità
Lo sapete che anche i koala praticano la tree hugging? Questi simpatici animali nei giorni più afosi, quando le temperature arrivano anche a 40 gradi, si spostano dagli alberi di eucalipto, delle cui foglie sono ghiotti, a quelli d’acacia per rinfrescarsi.
Per maggiori informazioni:
Nel libro “Blinded by Science” (Bendati dalla Scienza ufficiale) di Matthew Silverstone viene spiegato come dal punto di vista scientifico gli alberi migliorino la vita e la salute degli esseri umani.

Donatella

Donatella

Sono Donatella, mamma di Lorenzo e Sofia. I "bimbi" sono loro e "bimbiagiro.it" è il nostro blog. In questi articoli c'è una parte dei nostri ricordi, delle nostre storie, ma anche tanti spunti per nuove esperienze...